La Pera Maestra

Dodici paia di occhi, paio più, paio meno, mi osservano. Io ricambio lo sguardo, mi presento, spiego chi sono e cosa faccio.
Per un momento, un solo istante ma ci può stare, mi guardano come se fossi un eroe.
Un eroe.
La Pera…

Navigano fra gli 8 e i 10 anni, quella che stiamo per iniziare è la loro 9° ora di permanenza a scuola, e io mi chiedo sinceramente come si possa caricare di così tanti impegni dei ragazzetti che dovrebbero giocare.

Benedico le femminucce che, splendenti nel loro grembiulino bianco, si siedono composte e iniziano a disegnare.
Un maschietto finge di svenire più o meno ogni 3 minuti.
Un altro cerca una morte dolorosa provando a farsi schiacciare da un enorme tecnigrafo.
Un altro non spiaccica una parola una di italiano.
Un altro ancora mi dice "Io ho un libro che mi ha regalato mia madre perché era il compleanno di Giorgio, Federico e Francesca. Non tutti lo stesso giorno, ma vicini di giorno e hanno deciso di fare un’unica grande festa per festeggiare i loro compleanni insieme anche se non li compiono lo stesso giorno, e allora la mia mamma ha comprato loro 3 libri. Uno per ciascuno. Uno sulle fate, uno sui pirati e uno di barzellette. A me,. per farmi stare zitto (Ma c’è riuscita???) ha regalato un libro sul fumetto, quindi io so già tutto perché un libro è più competente di una persona (OHMMIODDIO, LA mia reputazione mi ha preceduta???) e quindi se ti servono dei consigli chiedi pure!"
Un altro disegna decisamente meglio di me.
Un altro disegna un culo che scoreggia.

La Pera ha finito le sue 2 prime ore di lezione fra sorrisi e tachicardia. Appioppato l’ultimo pargolo alla propria mamma ha desiderato ardentemente una sigaretta lunga mezzo metro ma, prima di darsi alla macchia, è stata braccata da un bidello piccolo, brutto e nero che le ha chiesto un ritratto, l’ha invitata ad attendere la chiusura della scuola per andare a bersi un caffé e conoscersi meglio.

La Pera prevede un lunghissimo anno scolastico.

9 pensieri su “La Pera Maestra

  1. Coraggio Pera! Sei tutte noi! Anche io tra poco mi dovrò recare al lavoro in mezzo ai bimbi… che però, purtroppo, sono bimbi malati e gli occhi con cui ti guardano giudicano ancora di più degli altri…
    Un abbraccio!

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